Contratti di Ricerca

Il Contratto di Ricerca (CDR) è un rapporto di lavoro subordinato, a cui si può accedere previo conseguimento del titolo di PhD (o di specializzazione per l’area medica) e se questo verrà acquisito entro sei mesi dalla data di pubblicazione del bando. Come detto, ad oggi è l’unica forma contrattuale prevista come post-doc non strutturato, prima della figura da RTT.

Il CDR è di durata biennale, con possibilità di rinnovo di una sola volta e prorogabile di un ulteriore anno per specifiche necessità progettuali. La durata complessiva non può quindi superare i 5 anni.

UNIMORE sta lavorando al regolamento interno ed è stato creato un gruppo di lavoro inter-universitario perché ad oggi ci sono ancora aspetti da chiarire, in merito ad esempio anche all’importo corrisposto. Il CDR dovrebbe prevedere una retribuzione compresa tra quella del Ricercatore a tempo definito e quella del Ricercatore a tempo pieno, ovvero si prevede una retribuzione annua lordo dipendente minima di 28.283,94 euro (costo lordo amministrazione di 39.547,14 euro), massima di 39.706,71 euro (costo lordo amministrazione di 54.389,34 euro).

Il CDR costituisce reddito IRPEF, riceve contributi pensionistici e gode di diritti tipici dei lavoratori quali controlli sanitari, malattia, sostegno alla maternità e alla paternità, legge 104, congedo straordinario per infermità e aspettativa per motivi di famiglia.

L’iter burocratico ministeriale per definire questa forma contrattuale è stato completato nell’ultimo mese. Dietro richiesta di ARTeD, il Ministero ha pubblicato un documento di FAQ in cui è chiarito (si veda qui, all’Art.9) che è possibile per gli RTDA ed ex-RTDA partecipare a bandi per CDR, mentre ciò non sarà possibile per RTDB e RTT.

Il nostro Ateneo ha recentemente emesso il proprio regolamento relativo ai Contratti di Ricerca, disponibile qui. Relativamente all’ammissibilità di RTDA ed ex-RTDA, al momento sembrerebbe (Art.7) escludere genericamente coloro che abbiano fruito di un contratto da Ricercatore a Tempo Determinato secondo la lagge 240 del 2010. Tuttavia, seppur non esplicitato nel regolamento, le linee guida (link) escludono solo i RTT, recependo l’interpretaszione espressa dal Ministero nelle FAQ sopracitate. UNIMORE ha richiesto chiarimenti al Ministero in tal proposito, e i nostri uffici sono in attesa di una risposta.